Descrizione
Le avventure nell’ultimo degli oceani non ancora rimpiccioliti dal coraggio degli uomini: quello in cui la fantasia moltiplica le navigazioni dei diportisti della domenica. È la conferma che il sapore dell’impresa e il piacere del mare non sono proporzionali alla dimensione della cosa fatta, ma della passione con cui la si fa. Solo questo non ha ancora limite, quando ogni impresa marinara è stata compiuta: si veleggia in solitaria su barche minime fra Capo Horn e Capo Buona Speranza, fra le onde e i venti che hanno terrorizzato per secoli i naviganti. Pino Aprile nutre il suo interesse per la navigazione anche con l’amicizia e la frequentazione di alcuni grandi velisti, da Cino Ricci a Pasquale De Gregorio, da Vincenzo Onorato al compianto Simone Bianchetti. Ma qui narra, a sorpresa, come imparò cose insospettate del mare da un maestro di appena due anni e mezzo.